
 
  

Comune di Rimini - Settore Cultura
Cineteca Comunale
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L’esposizione della biblioteca personale del Maestro dal titolo I libri di casa mia: la biblioteca di Fellini in mostra, non chiuderà lunedì 13 aprile come preannunciato. Data la grande affluenza e il successo di pubblico e critica, la Fondazione Fellini ha deciso di prorogare la mostra fino al prossimo 16 agosto. Sarà dunque ancora possibile visitare le sale del Museo di via Clementini 2 e scoprire, tra gli oltre duemila volumi affidati alla custodia della Fondazione, le letture predilette dal maestro.
Se leggi non sei mai  solo
(Federico Fellini)
La mostra
L’esposizione  è suddivisa in tre percorsi tematici: Un’infanzia lunga una  vita; Nulla si sa, tutto si immagina; Cosa si prende da  un libro?, resi fruibili da un allestimento, scandito dalle  parole del regista, carico di rimandi ai topoi felliniani, come il  richiamo ad una giostra o a una nave che divengono supporti ideali  per consentire ai visitatori di orientarsi tra i libri che Fellini  custodiva nella casa romana di via Margutta e nello studio di Corso  Italia.
Un’infanzia lunga una vita. Da intendersi sia  come tema dell’eterno ritorno all’infanzia, che come  rappresentazione delle letture indicate da Fellini come essenziali  per la sua formazione, autori che Fellini definì i suoi padrini, dai  fumetti (Little Nemo, Arcibaldo & Petronilla, Braccio di Ferro,  ecc.), ai libri di Salgari (che recano le dediche del padre e della  madre), oppure l’Odissea, con il cui protagonista, Ulisse,  personaggio archetipo dell’arte della menzogna, raccontò di  essersi identificato negli anni del Ginnasio. 
Nulla si sa,  tutto si immagina. L’attrazione per il fantastico e il  “mistero” che costituì una componente determinante della  creatività di Fellini e del suo rapporto con l’esistenza. La  sezione raccoglie i libri sui temi che Fellini faceva rientrare nella  cosiddetta “terra dell’ignoto”: la magia, la psicanalisi, la  religione, che indagò con l’entusiasmo curioso e la discontinuità  del dilettante, mischiando libri e interessi. 
Cosa si prende  da un libro? La sezione rinvia all’atteggiamento  antintellettualistico di Fellini, aperto a ogni cosa del mondo, senza  atteggiamenti giudicanti o razionalizzanti. In questa sezione sono  raccolti ad esempio i numerosi libri di letteratura degli scrittori  più amati. Fra gli scrittori italiani apprezzò soprattutto quelli  antinaturalisti, come Carlo Emilio Gadda e Tommaso Landolfi. Amò le  narrazioni che si muovono nell’immaginario e nell’assurdo: Poe e  Kafka specialmente. La biblioteca è ricca di letture fantastiche, di  gialli, fantascienza. In questa sezione sono disseminati i libri su  cui Fellini ha cercato risposte alle sue ansie, agli interrogativi  insoluti. La donna, la sessualità, la vecchiaia, la morte, la  creatività.
Un corposo catalogo di circa trecento pagine con una introduzione di Tullio Kezich accompagna l’esposizione, strumento utile per lo studio e la ricerca, una sorta di mappa per l’esplorazione della biblioteca.
Il museo, a ingresso  libero, è aperto tutti giorni, tranne il lunedì, dalle 16,30 alle  19,30. Il sabato e la domenica anche la mattina dalle 10 alle 12.  Sono previste visite su prenotazioni per gruppi e comitive. 
Mostra  a cura di Oriana Maroni e Giuseppe Ricci; allestimento di Barbara  Vannucchi; grafica: Enzo Grassi.